IX^ Edizione del Premio Internazionale Dr. Otto d’Asburgo – 29 settembre 2018 – Vila Nova de Gaia (Portogallo)

Premio Internazionale Dr. Otto d’Asburgo.

Il 29 settembre 2018 alle ore 11,00 nel Salão Nobre Regimento de Artilharia Nº 5, Serra do Pilar, Vila Nova de Gaia (Portogallo) si è svolta la IX^ Edizione del Premio Internazionale Dr. Otto d’Asburgo concesso a S.A.R. Dom Duarte di Braganza, Capo della Real Casa di Portogallo. Il Premio, organizzato da Famiglie Storiche d’Italia e dallo Studium – Accademia di Casale e del Monferrato, è stato presentato da Pier Felice degli Uberti con Carlos Evaristo, che hanno relazionato in italiano, portoghese e inglese sugli scopi dell’evento. Sono seguite le parole del vice-presidente di Famiglie Storiche d’Italia Maurizio Gonzaga del Vodice di Vescovato[1]: “Era il 2002 ormai 16 anni fa quando a Bologna al Real Collegio di Spagna, alla presenza di S.A.I.R. l’Arciduca Otto d’Asburgo che riceveva il nostro Premio Internazionale Infante Don Alfonso Duca di Calabria pensammo che un così grande uomo meritasse l’istituzione di un Premio al lui dedicato.

Ci consultammo con S.A.I.R. l’Arciduchessa Walburga che subito lo riferì al Padre; l’Arciduca con un grande sorriso disse di Si, e così nacque il Primo Premio nel mondo dedicato all’ancora vivente Otto d’Asburgo. Un evento culturale che ci porta ad onorare un grande uomo che ha dedicato tutta la sua vita affinché potesse nascere un’Europa unità, salda nelle sue tradizioni e legata alle sue radici Cristiane. Oggi facendo una retrospettiva vedo che da allora sono passate ben 8 edizioni in un sempre crescendo di uomini ed enti. Questo Premio Internazionale è intitolato ad un eroe dei nostri tempi che ha saputo attraversare la storia del XX secolo portando un messaggio di unione e di pace, e dimostrando che anche il figlio di un Beato e di un Imperatore sa prendere decisioni e assumere posizioni che rappresentano una continuità storica volta alla costruzione di un’Europa sempre più stabilizzata e sempre più autorevole nel confronto con gli stati del Mondo. Famiglie Storiche d’Italia – F.S.I. (che è sorta a Milano il 26 novembre 2003 dalla trasformazione dell’Unione della Nobiltà d’Italia – Uni, una associazione nata il 14 febbraio 1986), e il 24 giugno 2009 si è fusa per incorporazione con l’Asociacion de Hidalgos a fuero de España – Junta d’Italia che ci ha apportato il suo patrimonio morale e la sua importante storia. La nostra associazione – che non fa opera di proselitismo – ha un raggio d’azione sovranazionale perché oltre al territorio attuale della Repubblica Italiana si rivolge pure a quei territori che anticamente erano parti di stato o stati che si possono considerare storicamente italiani come il Ducato di Savoia, la Contea di Nizza, il Principato di Monaco, la Dalmazia, la Corsica, la Repubblica di Malta, e si rivolge con discrezione, con metodologia moderna e criteri rigorosamente scientifici allo studio dei ceti dominanti del passato e della nostra società presente. Dal 1981 organizziamo anche il Premio Internazionale Infante Don Alfonso Duca di Calabria. Tutto questo lo facciamo perché crediamo che anche nel nostro tempo, ai nostri giorni, pur con lo spirito pragmatico che ci distingue, il messaggio che Cervantes ha incorniciato nel personaggio di Don Quijote possa essere ancora di grande attualità”. Subito dopo ha preso la parola Manuel Pardo de Vera y Diaz, Presidente della Real Asociación de Hidalgos de España, organizzazione che ha ricevuto la VII Edizione del Premio Dr. Otto d’Asburgo, che ha voluto ricordare le più importanti vicende legate al Premio e le persone che nel tempo lo hanno ricevuto. È seguito l’intervento di S.A.I.R. l’Arciduca Josef Karl von Habsburg-Lothringen, Presidente di Famiglie Storiche d’Europa, che ha ricordato l’importanza del Premio e la figura dell’Arciduca Otto d’Austria-Ungheria che a tutti gli effetti è uno dei grandi padri della moderna Europa, e dei meriti ottenuti in una intera vita da S.A.R. Dom Duarte, che si è dimostrato sempre un patriota per il Portogallo e per i Paesi di lingua portoghese, e un europeista illuminato. Inoltre l’Arciduca ha ricordato quanto siano importanti le Famiglie Storiche e la loro missione in un confronto con un passato rilevante per la storia europea che può rappresentare un valido esempio per la moderna Europa.

S.A.I.R. l’Arciduchessa Monika von Habsburg, Principessa d’Ungheria e Duchessa di Santangelo, figlia del Dr. Otto d’Asburgo, ha ricordato di aver seguito e partecipato a tutte le edizioni del Premio dedicato a suo Padre ed ha voluto tracciare a grandi linee le tappe della vita dell’Arciduca Otto d’Austria (ndr.: Otto nasce a Reichenau, nella Bassa Austria, il 20 novembre del 1912, figlio di Carlo, poi divenuto Imperatore d’Austria e re di Ungheria – il Beato Carlo d’Austria -; subisce la tristezza dell’esilio iniziato nel 1919 in virtù di una legge speciale che confisca tutte le sue proprietà; la famiglia imperiale è ridotta a vivere a Madera in condizioni di povertà, che furono determinanti per la malattia e di conseguenza la morte dell’Imperatore, avvenuta il 1° di aprile del 1922. L’Arciduca Otto, il maggiore dei figli di Carlo, vive in esilio a partire dal 1919, prima in Svizzera, poi in Portogallo, in Spagna e in Belgio. Nel 1930 è a Parigi. Nel 1933 si oppone al nazionalsocialismo; subito dopo l’Anschluss viene emesso un ordine di cattura nei suoi confronti. Nel 1935, a Lovanio, consegue il dottorato in scienze politiche. Nel 1936 aderisce all’Unione Paneuropea. A causa dell’ostilità nazista è costretto ad abbandonare il continente e a risiedere negli Stati Uniti tra il 1940 e il 1944. Nel 1942 si batte negli Stati Uniti per prevenire la progettata espulsione dei tedeschi dai territori orientali. Terminata la guerra rientra in Austria, ma ne viene bandito su richiesta delle forze di occupazione sovietiche. Dal 1954 vive in Baviera. Agli Asburgo venne concesso il diritto di tornare in patria solo nel 1966. Prima di tale data, sul loro passaporto austriaco era stampigliato “divieto di entrare in Austria”. Nel 1957 diviene vice-presidente di Paneuropa e dal 1973 al 2004 presidente, poi Presidente Onorario. Nel 1979 viene eletto al Parlamento europeo, viene rieletto e vi rimane sino al 1999. Fu presidente di varie commissioni parlamentari. Pubblicò una trentina di volumi in varie lingue e svolse intensa attività di pubblicista. Fu membro di numerose società scientifiche, tra cui l’Institut de France. Era dottore honoris causa presso alcune università europee e di altri continenti, tra queste l’università di Ferrara, Nancy, Tampa, Cincinnati, Gerusalemme, Pécs (Fünfkirchen), Veszprém, Budapest, Turku, Osijek e Skopje, e Senatore Accademico dello Studium di Casale Monferrato. Morì a Pöcking, il 4 luglio 2011). Ricordando la figura del Padre ha voluto fare anche un confronto con la vita di Dom Duarte, che presenta molte somiglianze con quella dell’Arciduca ed ha sottolineato i continui rapporti della Famiglia Imperiale con i Braganza, concludendo che se l’Arciduca fosse stato ancora vivo si sarebbe mostrato orgoglioso di vedere la concessione del Premio a Dom Duarte, per l’importante impegno di tutta la sua vita. Al termine ha preso la parola il prorettore dello Studium Maria Loredana Pinotti che ha ricordato brevemente l’importanza dell’accademia monferrina e le benemerenze di S.A.R. Dom Duarte, che hanno fatto decidere per la concessione della IX Edizione del Premio: “S.A.R. Dom Duarte Pio di Braganza nacque a Berna, 15 maggio 1945, nell’Ambasciata di Portogallo, quindi in terra portoghese, primogenito maschio di S.A.R. Dom Duarte Nuno di Braganza e di S.A.R. Donna Francesca d’Orléans-Braganza, Duchessa di Braganza. Nacque a Berna, in Svizzera, perché alla Famiglia Reale era ancora vietato di rientrare in Portogallo per le leggi d’esilio del 19 dicembre 1834 e del 15 ottobre 1910. Suoi Padrini di battesimo furono papa Pio XII e la regina Amelia del Portogallo, madre di S.M. Dom Manuele II, l’ultimo re del regno del Portogallo. Solo il 27 maggio 1950 l’Assemblea nazionale abrogò le leggi così che l’anno successivo Dom Duarte visitò il Portogallo; e nel 1952 vi si trasferisce con genitori e fratelli. Dal 1957 al 1959 fu iscritto al colégio Nuno Álvares a Santo Tirso, e nel 1960 entrò nel Collegio militare di Lisbona. Poi all’Instituto superior de agronomia (ora Istituto de agronomia, parte dell’Technical University di Lisbona) dove si laureò in agraria, specializzandosi poi all’Institute for Development dell’Università di Ginevra in Svizzera. Dal 1968 al 1971 rispettò i suoi obblighi come cittadino portoghese prestando il servizio militare come richiesto dalla legge ottenendo i gradi di sottotenente (alferes). Partecipò come pilota d’elicottero dell’aeronautica portoghese alla guerra coloniale portoghese in Angola.

Il 24 dicembre 1976 morì il padre S.A.R. Dom Duarte Nuno, ed egli divenne il Capo della Real Casa e Famiglia di Portogallo, succedendo nei diritti successori della monarchia miguelista (Tradizionalista) e contemporaneamente divenendo titolare della successione di S.M. Dom Miguel II della linea Sassonia Coburgo Braganza, rappresentando così anche la linea della monarchia liberale. Dom Duarte è stato un importante sostenitore dell’indipendenza di Timor Est, ex colonia portoghese occupata con forza dall’Indonesia nel 1975. Il 13 maggio 1995 Duarte Pio sposò S.A.R. Donna Isabel, Duchessa di Braganza e dalla loro unione nacquero 3 figli: SAR l’Infante Dom Alfonso, Duca di Beira; SA l’Infanta Donna Maria Francesca, Duchessa di Coimbra; SA l’Infante Dom Dionigi, Duca d’Oporto. In tutta la sua vita S.A.R. Dom Duarte ha interpretato la propria missione esistenziale alla luce della profonda devozione nei confronti del suo casato: i Braganza, che avevano e conservano una tradizione familiare che educava al servizio totale nei confronti dello Stato. Nato in esilio a causa di una ingiusta legge emanata un secolo prima della sua nascita, ha dimostrato di amare il suo Paese, il Portogallo, servendolo come Ufficiale dell’Esercito, e seguendone tutte le vicende politiche sempre pronto ad essere chiamato per servirlo, ed inoltre ha aperto la sua visione agli antichi Paesi parte dell’antica Comunità Portoghese nel mondo, divenendo un eroe per Timor Est tanto da essere chiamato a divenirne Cittadino. Ha sempre creduto in una visione europeista dalle solide radice Cristiane, e credendo nel principio di sussidiarietà, si ritiene parte di una “famiglia politica” sentendo il dovere di agire sempre per il bene del Portogallo. Dom Duarte ha dimostrato con il suo esempio di vita di aderire ai principi europei propugnati dal Dr. Otto d’Asburgo e per tale motivo gli viene oggi attribuita la IX Edizione del Premio Internazionale Dr. Otto d’Asburgo”. È seguita la consegna della IX Edizione a S.A.R. Dom Duarte, Duca di Braganza, Capo della Real Casa e Famiglia di Portogallo da parte di S.A.I.R l’Arciduchessa Monika che ha consegnato il Premio nelle mani del Duca di Braganza, e la successiva consegna del diploma di Senatore Accademico dello “Studium” – Accademia di Casale e del Monferrato. S.A.R. il Duca di Braganza ha ringraziato con un bellissimo discorso ricordando le tappe di tutta la sua vita e la devozione al suo lavoro a favore del popolo portoghese e dell’Europa. Al termine della cerimonia è seguito il saluto di Landolfo Ambrogio Caracciolo di Melissano, secondo governatore della Real Hermandad dei Nobili Spagnoli di Napoli, che dal 2002 è Senatore Accademico dello Studium. La cerimonia, in molti punti ricca di emozioni, si è conclusa con la colazione al famoso ristorante Escondido di Vila Nova de Gaia. (mlp)

[1] S.A.S. il Principe Don Maurizio Ferrante Gonzaga del Vodice di Vescovato; la famiglia è iscritta negli Elenchi Ufficiali della nobiltà italiana (1921-1933) con i titoli di: N.H., N.D., Patrizio Veneto (mf), Principe del Sacro Romano Impero (m), Marchese (m), Conte di Villanova (mpr), Conte di Cassalnovo (mpr), Signore di Vescovato (m), e con provvedimento di grazia per il titolo di Marchese del Vodice (mpr) per i discendenti di Maurizio Ferrante (1861-1938).

N. 146 Nobiltà Rivista di Araldica, Genealogia,
Ordini Cavallereschi

2018 Premio Dr Otto d’Asburgo

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